La città d’arte di Bari tra San Nicola e il lungomare

È sempre Natale in una delle città italiane più a sud d’Italia. Va bene, non è del tutto vero, ma a Bari riposano i resti di uno dei principali protagonisti del periodo che precede le festività natalizie. San Nicola è venerato e festeggiato nella città costiera pugliese, e questa è soltanto una delle tante caratteristiche che fanno di Bari una vera e propria città d’arte. Situata vicino al tacco d’Italia, apre ad occhi curiosi come i tuoi grandi musei, chiese spettacolari, spiagge sconfinate e strutture militari monumentali. Allacciate le cinture, ci dirigiamo verso il capoluogo della Puglia!

 

Una città tutta incentrata sul commercio (marittimo)

La storia di Bari inizia ancora prima dell’esistenza dei santi. I più antichi ritrovamenti fanno risalire i primi insediamenti all’età del Bronzo. Ben presto si stabilirono gli scambi commerciali con la Grecia, alcuni greci si insediarono qui in seguito, fino a quando i Romani presero la città ampliandola e facendola diventare un importante snodo commerciale con un porto. L’attuale arcidiocesi di Bari-Bitonto è stata fondata già all’inizio del IV secolo d.C. Come molte altre città, dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Bari è stata molto contesa tra invasori e governanti ed è diventata, tra l’altro, il centro del Regno di Bari per circa 20 anni.

 

Bari stessa si è sviluppata nel corso del XIII secolo. Federico II ha provveduto all’ampio ammodernamento ed ampliamento del grande castello. Allo stesso tempo, ricchezza e commercio sono aumentate in tutta la città. L’imponente costruzione/espansione del porto è stata rapidamente abbandonata, ma Bari ha continuato a godere di un trattamento di favore da parte di banchieri e mercanti che si sono stabiliti qui e/o hanno continuato a far passare le loro rotte commerciali attraverso il porto pugliese nei secoli successivi. Gioacchino Murat, in qualità di Re Gioacchino di Sicilia, ha fatto riqualificare ed ampliare la nuova città, configurandola su un reticolo ottagonale. I quartieri ancora portano il suo nome.

 

La Basilica e la festa di San Nicola

©Bigstock.com/k.samurkas

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A differenza di altre grandi città marinare, come Genova, Venezia e Amalfi, Bari ha impiegato parecchio tempo per “scegliere” il proprio santo. I marinai dell’Italia meridionale hanno aperto il sarcofago di San Nicola a Mira, l’odierna Demre in Turchia, nel 1087 rubando le sue ossa. La Basilica di San Nicola è stata costruita esclusivamente per queste reliquie. Anche se la cripta dell’attuale chiesa domenicana era stata consacrata già dal 1089, l’effettiva ed ultima consacrazione è avvenuta nel 1197. Il periodo di costruzione della monumentale chiesa di pellegrinaggio potrebbe essere durato per ben 110 anni, ma il risultato parla da sé. Essendo divenuta l’esempio dell’architettura romanica barese, la basilica a tre navate è diventata il modello di molte altre chiese della regione. Le influenze normanne e longobarde decorano l’intero edificio, ma le torri o sono scomparse completamente o sono rimaste incomplete. Le modifiche barocche sono state completamente eliminate ad eccezione del soffitto ligneo intagliato e decorato, sebbene le splendide raffigurazioni siano in un sorprendente netto contrasto con le sculture che erano rivoluzionarie per il loro tempo.

 

Secondo la leggenda, le ossa di San Nicola emanano mirra. Una piccola bottiglia è stata calata sulla sua tomba il 6 dicembre, il giorno di San Nicola, per catturare una parte di unguenti, utilizzati a quanto pare in diversi miracoli. Tuttavia, l’attuale festa del santo, la Festa di San Nicola, si tiene dal 7 al 9 maggio e coincide con il presunto arrivo delle reliquie al porto di Bari. La statua di San Nicola, solitamente collocata nella navata laterale sinistra della basilica, nel corso di una grande processione viene portata al porto dove compie in barca il giro della baia.

 

Il castello

©Bigstock.com/ielanum

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Il punto di riferimento di Bari si erge in alto ai margini della città vecchia. Il castello normanno-svevo di Bari è stato probabilmente edificato sull’antico luogo della fortezza precedente come testimoniato da Orazio e Tito. Il re normanno Ruggero II di Sicilia fece costruire il castello medievale nel 1132 per poi distruggerlo intorno al 1156. Una volta arrivato a Bari nel XIII secolo, Federico II si rese conto della necessità di tale struttura e decise la riedificazione con un’ulteriore fortificazione. Le fondamenta normanne furono rinforzate grazie a sistemi di sbarramento esterni, due torri poligonali, un’imponente volta a botte con pilastri quadrangolari, e un fossato. Celebri costruttori musulmani hanno realizzato archi e colonne – riccamente decorate, come era tipico del periodo svevo.

 

Il castello di Bari era ben lungi dall’essere la sola fortificazione difensiva federiciana; a circa un’ora di macchina in direzione nord ovest, c’è Castel del Monte, il castello ottagonale Patrimonio Mondiale UNESCO. Il Castello Normanno-Svevo ha visto numerose modifiche e ampliamenti nei secoli successivi fino a diventare un museo. Con le sue mura e stanze aggiunte nel periodo Aragonese, oltre alla magnifica vista sul mare, per una buona ragione, il castello è uno dei luoghi principali della città.

 

Altre attrazioni di Bari

Tuttavia, oltre a queste due principali attrazioni, c’è molto di più a Bari, come puoi vedere di persona durante una passeggiata nel capoluogo pugliese. Abbiamo scelto per te un paio di ulteriori attrazioni:

  • San Sabino: La seconda grande chiesa di Bari è in realtà una cattedrale. L’attuale sede dell’Arcivescovo di Bari-Bitonto è stata principalmente costruita tra la fine del XII secolo e la fine del XIII secolo. Tuttavia, le sue radici affondano molto più lontano. Potresti imbatterti in un’iscrizione del Vescovo Andrea attivo dal 758 al 761. L’imponente simil galleria d’arte della basilica ospita affreschi medievali e le reliquie di San Sabino di Canosa di Puglia.
  • Il Teatro Petruzzelli: Ci sono (e ci sono stati) molti teatri a Bari. Alcuni di essi sono stati completamente distrutti nel corso di devastanti attacchi aerei durante la seconda Guerra Mondiale, ma il Teatro Petruzzelli fortunatamente è ancora in piedi. Il quarto teatro più grande d’Italia ospitava grandi opere, balli e concerti. Un grande incendio lo ha distrutto nell’ottobre del 1991; ci sono voluti 18 anni prima della grande riapertura.
  • La Passeggiata: Certo, potrebbe sembrare strano definire un’attrazione il lungomare, ma sicuramente andrai in estasi dopo un giro sulla Passeggiata. In poco più di mezzora supererai il vecchio porto, le mura del castello e il Teatro Margherita. Numerose panchine lungo la passeggiata invitano a sedersi e a godere del panorama. La tua mezzora potrebbe facilmente raddoppiare o triplicare!
  • La Pinacoteca: La Pinacoteca metropolitana di Bari “Corrado Giaquinto” è una tappa artistica lungo la passeggiata. Questa galleria d’arte all’interno di un palazzo ti farà scoprire sculture medievali e dipinti dal medioevo all’età moderna concentrandosi sull’arte veneziana e napoletana. La Pinacoteca è intitolata al pittore rococò Corrado Giaquinto, conosciuto per i dipinti di San Nicola e per scene di mitologia greca.

 

Ci sono, senza dubbio, motivi più che validi per visitare la città d’arte di Bari. L’imponente castello, il lunghissimo lungomare, le chiese e le cattedrali monumentali, i tesori nascosti – insieme al clima straordinario e alle bellissime spiagge, la Puglia ti invita per un indimenticabile soggiorno nel sud Italia.

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